L’antica arte del macramè
Il nome Macramè deriva dalle parole arabe “mahrana” (frangia) e “rame” (nodo). Le origini del macramè risalgono al XIII secolo, quando tessitori arabi creavano interamente a mano complessi copricapo per proteggere i loro cavalli dalle mosche e per decorare le loro dimore. L’arte artigianale si diffuse poi in altri paesi grazie alle attività mercantili. Una cosa davvero interessante è che inizialmente erano i marinai imbarcati sui velieri che nelle ore di ozio mettevano in pratica questa tecnica. Creavano tessuti, amache, cinture, borse con fili di corda annodati; usavano poi questi manufatti come “moneta” per pagarsi vitto e alloggio nel paese in cui sbarcavano.
Una volta in Italia passò dalle mani maschili a quelle femminili che raffinarono la tecnica usando fili sempre più sottili.
Ad oggi ne esistono moltissime varianti ed è possibile realizzare eleganti accessori con fili sottilissimi o componenti d’arredo anche di grandi dimensioni con corde di spessori importanti.
Per me la bellezza di questa tecnica è proprio la versatilità, la possibilità di poter creare moltissime cose, di spaziare con la fantasia sperimentando sempre cose nuove!